Arch. Pasquale Barone

Residenze,%20Avellino - Pasquale Barone Architetto


SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (RN) PROGETTO DEFINITIVO - NUOVA SCUOLA MATERNA NEL POLO SCOLASTICO COMPOSTA DA UNA SEZIONE PRIMAVERA E DUE SEZIONI DI SCUOLA MATERNA

Il lotto oggetto dell'intervento, sito nel comune di San Giovanni in Marignano, è racchiuso tra una pista ciclabile, un area residenziale e da ambienti naturali ricchi di vegetazione.

L'area di intervento si estende su un'area di 5040 mq e l'edificio in oggetto su una superficie utile lorda di circa 878 mq, sviluppato su un unico piano. Il progetto prevede due sezioni di scuola materna ed una primavera, utenza 24 - 36 mesi di età. L'orientamento dell'edificio favorisce il risparmio energetico e il comfort interno: presenta infatti una forma compatta con il fronte principale rivolto a sud e definito da grandi aperture vetrate - schermate. Di rilievo è l'uso del verde come sistema per la regolazione del microclima. Il progetto si prefigge di rispondere quindi a diverse esigenze funzionali.

Il progetto prevede l'orientamento dell'edificio secondo la direzione eliotermica con una forma che protegga dai venti dominanti. Il tetto di forma curva ha l'aggetto tale da evitare il surriscaldamento estivo per le parti rivolte a sud. L'edificio si articola lungo il confine nord della scuola, verso la pista ciclabile. Il fronte sud della scuola invece viene scandito dalle grandi vetrate/portali dove lo sporto generoso della copertura difende gli ambienti dall'irraggiamento. Serie non interrotta di vetrate/pannelli scorrevoli in legno permettono un collegamento diretto tra le varie aule e l'esterno. Le aule si spingono verso l'esterno oppure se si vuole esse stesse fanno entrare il giardino con i suoi rumori, odori e con le sue essenze. Al centro dell'edificio si apre un patio interno con un albero che, secondo il progetto, rappresenta il laboratorio invernale dei bambini. Il muro del recinto si apre e si chiude. E crea un vuoto d'ombra. Ancora, a ovest, un'altra corte più riparata. In questa corte d'inverno al riparo ma al caldo dei raggi riflessi dalle lamiere rosse possono i bambini sperimentare i loro primi passi. All'interno, un unico asse longitudinale è la spalla su cui si attestano le aule da una parte e le zone di servizio della scuola dall'altra. E' una “'strada'” disegnata da porte colorate in relazione ai diversi sistemi appartenenza: accoglienza, didattica, interdisciplinarietà, servizi, riposto ecc. La strada è scandita da grandi finestre basse che, viste dai bambini, sfondano in profondità lo spazio. La scansione zenitale e la direzione della luce attraverso i lucernari apribili in copertura ne nasconde l'ingresso diretto. Le linee guida del progetto sono centrate sul concetto di apprendimento attraverso un ambiente di cura educativa, quindi con una attenzione forte al tema dell'accoglienza, del benessere, della corporeità, dell'accompagnamento delle prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione.
Il progetto è centrato su una struttura che , come si evince dagli schemi allegati, comporta che le attività educative si svolgano a diretto contatto con il terreno di gioco e di attività all'aperto. Le aule sia per la didattica diretta che per quella libera possono essere svolte in ambiti spaziali flessibili dove a seconda della necessità sia possibile raggrupparli in coppie di due sezioni al massimo. Poiché tali attività, dal punto di vista sonoro sono alquanto impegnative, la distribuzone delle aule è concepita in modo tale che tra l'una e l'altra sezione vi è uno spazio connettivo plurivalente. Spazi che all'occorrenza con la rimodulazione delle pareti e partizioni verticali possono assumere forma e dimensione diverse. Lo spazio per le attività libere può servire una, due o tre sezioni; lo spazio per le attività pratiche, compatibilmente con lo svolgimento delle sue funzioni, è integrato con lo spazio totale della sezione per le sue funzioni pedagogiche ed educative. Esso è previsto, in ciascuna sezione, e comprende lo spogliatoio, i locali d'igiene e i relativi servizi igienici. Affinché le attività ordinate o quelle libere possano svolgersi in parte al chiuso e in parte all'aperto, gli spazi relativi sono in stretta relazione con Io spazio esterno organizzato all'uopo, anche per consentire l'esercizio dell'osservazione e della sperimentazione diretta a contatto con la natura; esso può essere comune a più sezioni; il progetto, inoltre prevede spazi coperti, ma aperti, intesi ad assolvere un compito di mediazione tra l'aperto e il chiuso. Per quanto riguarda la manutenzione e la durabilità dell'opera il progetto prevede l'utilizzo di materiali a bassissima manutenibilità.

L'impiantistica prevede l'utilizzo di un riscaldamento radiante a pavimento per garantire una gradevole sensazione di calore, paragonabile all'esposizione al sole in una tiepida giornata di primavera, oltre ai pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Inoltre, il progetto prevede di dotare la struttura di un impianto di trattamento e preriscaldamento dell'aria che fornisca aria fresca, depurata e privata di batteri alla giusta temperatura in ogni situazione atmosferica. Al fine di garantire il contenimento dei consumi energetici, sono state inoltre utilizzate vetrate a bassa dispersione termica, debitamente schermate nel fronte più esposto alla radiazione solare tramite un portico.

Tutti questi elementi, dettati dai fondamenti della Bioarchitettura, accanto ad un attento studio delle percezioni sensoriali e all'utilizzo di forme e colori appropriati ad ogni singolo locale, hanno portato alla realizzazione di un ambiente confortevole, salubre e in grado di fornire la corretta sensazione di “ambiente di supporto”. L'utilizzo della luce zenitale favorisce, con idonee schermature ed elementi regolabili (in alluminio) il corretto comfort illuminotecnico, all'interno delle aule e degli spazi connettivi. Inoltre si prevede di utilizzare come elemento tecnico costruttivo un vetro, da applicare su tutti gli infissi, che con la sua trasparenza estrema assicura una trasmissione luminosa del 60% portando negli ambienti interni (aule) un livello elevato di luce solare senza far passare troppo calore. Infatti, grazie al basso fattore solare il 72% della radiazione solare non penetra nell'edificio, ma viene respinta. La luce naturale, infatti, rende più gradevoli gli ambienti interni migliorando il comfort ed il beneficio è anche economico perché l'utilizzo di tale materiale, consente di ridurre i costi dell'illuminazione artificiale nonché quelli del condizionamento, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2. Il cristallo proposto sarà, inoltre autopulente. Grazie all'azione combinata del sole( raggi ultravioletti) e della pioggia e al film particolare di cui è dotato il cristallo, i raggi diurni del giorno provocano la decomposizione delle particelle organiche depositate sulla superficie. L'evaporazione dell'acqua poi lascia il vetro pulito e asciutto.
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