Palazzo Landi, sede del Tribunale di Piacenza, è sito nel cuore del centro storico di Piacenza a poche centinaia di metri da Piazza Duomo, e si inserisce in un isolato urbano di grandi dimensioni perimetrato da via Roma (arteria principale di collegamento tra est ed Ovest della città), Via Del Consiglio, Via Benedettine e Via Giordano Bruno. Tutto l’isolato è oggi formato da edifici con funzioni legate alla Giustizia, come Palazzo Madama, Palazzina Ottocentesca, l’ex Carcere (Palazzo Barborini) e Palazzo Landi oggetto d’intervento; proprio l’accentramento di tutte le funzioni giudiziarie rendono oggi l’isolato un fulcro importante per la città di Piacenza.
Essendo Palazzo Landi di notevoli dimensioni (circa 11.000 metri quadrati) e composto da diversi corpi di fabbrica, il progetto si è concentrato sulle zone che secondo il progettista strutturale presentano più criticità, in particolare la porzione situata tra l’angolo di Via Roma e Via Giordano Bruno, un corpo di fabbrica centrale.
L’ intervento edilizio previsto tende a coniugare la rifunzionalizzazione degli spazi per l’utilizzo ad ufficio pubblico con la conservazione ed il ripristino, ove possibile, dell’organismo edilizio originario, prevedendo un consolidamento statico dell’intera porzione d’intervento.
Le scelte progettuali sono state dettate, da un attento esame degli elementi storici architettonici, da un attento esame del manufatto e dal recupero della funzione di ufficio.
La rispettosa attività di restauro di un bene di questo valore, non ha impedito al progetto di rispondere in toto alle finalità dell’intervento e dare un ottimo livello qualitativo, per gli ambienti di lavoro e gli utenti; con ciò si ribadiscono i criteri utilizzati per la progettazione; in primo luogo recupero di un immobile di valore storico architettonico, in secondo luogo dare alla funzione da insediare un buon livello qualitativo di modernità e di attualizzazioni per un luogo di lavoro confortevole e rispondente agli standard della normativa vigente.
